PATRONATI DI SAN BIAGIO


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I tanti patronati di San Biagio nel resto d'Italia e nel  mondo 

 
San Biagio è il patrono di Maratea, ma il suo culto è molto diffuso in tutto l’occidente oltre che essere venerato anche in Oriente, e per la sua festa è diffuso il rito della "benedizione della gola", fatta poggiandovi due candele incrociate (oppure con l'unzione, mediante olio benedetto), sempre invocando la sua intercessione. 

L'atto si collega a una tradizione secondo cui il vescovo Biagio avrebbe prodigiosamente liberato un bambino da una spina o lisca conficcata nella sua gola.  


MONETA SAN BIAGIO

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Malattie della Gola

Tanto incerta è la figura storica di San Biagio, quanto numerosi sono i miracoli e i patronati a lui attribuiti. Il miracolo più spesso rappresentato dall'iconografia è la guarigione di un bambino soffocato da una lisca di pesce piantata nella gola. 
L’"osso della gola" di San Biagio con il quale si benedicono i fedeli, dal 1617 è ai Ss. Biagio e Carlo ai Catinari [Roma]. 
La reliquia precedentemente custodita a San Biagio dell’Anello fu portata a S. Pietro in Vaticano nel pontificato di Eugenio IV (1431-1447); posta in un prezioso reliquiario dal cardinale Enrico de Minutilis (eletto nel 1389, morto nel 1412) venne rubata nel Sacco di Roma del 1527. 
Nello stesso anno fu riscattata con cento ducati d’oro dal cardinale Andrea della Valle. 
Sempre a Roma , ai Ss. XII Apostoli vi è la reliquia di un braccio del santo Vescovo Biagio  di Sebaste invocato contro le malattie della gola. 

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I  Patronati di San Biagio

Per i miracoli operati e la vastità dei patronati San Biagio  è compreso fra i quattordici "Santi Ausiliatori". 
Una donna a cui un lupo aveva sottratto un porcellino gli chiese aiuto, offrendogli una gran quantità di candele; ma Biagio la invitò a riservare quelle candele per la chiesa che gli sarebbe stata dedicata; subito dopo il lupo, fattosi mansueto, riportò indietro la preda. 

Protegge contro tutte le malattie, ma soprattutto dai mali della gola; in molte chiese alla sua festa vengono accostate alla gola dei fedeli candele benedette il giorno prima. 
In alcune regioni, parte del rituale sono anche certe pagnottelle, che nella forma ricordano vagamente la gola. 
Per il miracolo del maialino è patrono dei porci e dei porcari, e protegge contro le bestie feroci; per il tormento dei pettini di ferro San Biagio è patrono dei cardatori
Altri patronati nascono da analogie o assonanze; poiché il latino Blasius ricorda il tedesco blasen (soffiare), in Germania è patrono dei suonatori di strumenti a fiato; per l'assonanza Biagio / bacio in molte regioni è il patrono dei fidanzati; per la somiglianza con il francese blé, grano, in Francia viene invocato prima del raccolto.  

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