Altre Cappelle nei Borghi di Maratea
Le Cappelle dei Borghi
Altre significative Cappelle anche da un punto di vista storico si trovano disseminate nei vari borghi del territorio di Maratea ad integrare quelle del Centro Storico.
Alcune cappelle della valle e delle frazioni montane
Nella valle di Maratea si trova la cappella di S. Lucia, sita nel rione Ondavo, che conserva uno splendido affresco, di recente mirabilmente restaurato, del XVI secolo, raffigurante la Madonna con Bambino affiancata da S. Biagio e S. Lucia.
Caratteristica dell’affresco è quella di posizionare il santo patrono di Maratea ha destra della Madonna, e non a sinistra, come avviene in tutti gli altri casi.
Sul timpano della cappellina si legge il distico latino
«Lucida Lucenti Luciscis, Lucia, Luce Lux Mea Lucescat, Lucia, Luce Tua»
(“O Lucia, tu splendi di vivida luce a chi vive nella luce; la mia luce, o Lucia, risplenda nella tua lucentezza”).
Tra la frazione S. Caterina e Massa si trova la cappella di Fatima, eretta con un caratteristica cupola nel 1945 dalla cittadina Anna Iannini per un voto fatto il 15 agosto 1943, durante il bombardamento degli Alleati su Maratea.
Presso il rione Campo si trova, in posizione infelice, la cappella di S. Barbara, del XVIII secolo, originariamente intitolata a S. Maria della Potenza, che conserva un altare in marmo e un stata lignea della santa.
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Cappelle delle frazioni marine
A Fiumicello - Santavenere si trovano la cappella della Madonna delle Grazie, antica cappella patronale della frazione, risalente al XIX secolo; e la cappella di S. Giuseppe, presso la spiaggia, di proprietà privata.
A Marina si trova una seconda cappella di S. Giuseppe, ugualmente di proprietà privata, antica cappella di un antico frantoio di olive, oggi fatiscente, presso la Grotta di Marina.
Sempre a Marina troviamo la cappella di S. Michele, i cui lavori di restauro si possono osservare lungo la strada statale, e la cappella di S. Bartolomeo detta di “S. Bartolo”, nel rione omonimo, del XVIII-XIX secolo; entrambe di proprietà privata.
A Castrocucco si trovano la cappella di S. Gerardo, patronale della frazione, costruita nei primi anni del XX secolo, e la coloratissima cappella dell’ Immacolata , di proprietà privata, fatta costruire dal barone e filantropo Emanuele Labanchi nel 1926.
A Marina si trova una seconda cappella di S. Giuseppe, ugualmente di proprietà privata, antica cappella di un antico frantoio di olive, oggi fatiscente, presso la Grotta di Marina.
Sempre a Marina troviamo la cappella di S. Michele, i cui lavori di restauro si possono osservare lungo la strada statale, e la cappella di S. Bartolomeo detta di “S. Bartolo”, nel rione omonimo, del XVIII-XIX secolo; entrambe di proprietà privata.
A Castrocucco si trovano la cappella di S. Gerardo, patronale della frazione, costruita nei primi anni del XX secolo, e la coloratissima cappella dell’ Immacolata , di proprietà privata, fatta costruire dal barone e filantropo Emanuele Labanchi nel 1926.