Altre Chiese di Maratea
Le Chiese cosidette Minori di Maratea
Altre piccole chiese, non prive di opere artistiche, sono presenti in ogni angolo del territorio comunale di Maratea.
CHIESA DEL GESU'
La graziosa chiesa del Gesù, eretta nel XX secolo per volere del conte Stefano Rivetti nella frazione Fiumicello - Santavenere, ospita un pregevole altare maggiore corredato di un tabernacolo in oro del XVI secolo e una statua lignea della Madonna delle Grazie, protettrice della frazione, del XVIII-XIX secolo.CHIESA DI SANTA TERESA A MARINA DI MARATEA
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Chiesa di Santa Teresa a Marina
La piccola chiesa di S. Teresa d’Avila, eretta nel 1958 a ripetizione dell’antica chiesa patronale della frazione Marina distrutta per il raddoppio del binario ferroviario, conserva al suo interno quattro statue di legno dipinto, tra cui una pregevole S. Teresa d’Avila del XVIII secolo, di scuola napoletana.
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Chiese minori
La chiesa del Cuore Immacolato di Maria, costruita nel 1992 del borgo di Castrocucco, presenta un’architettura tipicamente moderna.
L’interno presenta numerose statue lignee dipinte, tra cui una S. Lucia e un S. Pio. Notevole è anche il tabernacolo, lavorato in ferro, sopra di cui si trova una copia dell’Ultima Cena di Domenico Ghilandaio.
La piccola chiesa di S. Caterina d’Alessandria, sita nel cuore della frazione omonima, conserva un altare maggiore in marmo bianco e marmi policromi del XIX secolo, e una statua della santa, in legno dipinto, del 1902.
La piccola chiesa di S. Caterina d’Alessandria, sita nel cuore della frazione omonima, conserva un altare maggiore in marmo bianco e marmi policromi del XIX secolo, e una statua della santa, in legno dipinto, del 1902.
La graziosissima chiesa della Madonna della Mercede, di fine XIX secolo, patronale della frazione Brefaro , presenta una piccola navata con un grande altare in marmo policromo, decorata con alcune statue in legno, tra cui un Gesù Pastore e S. Nicola di Bari.
Il piccolo eremo della Madonna della Pietà si trova sulla dorsale del monte S. Biagio sovrastante la contrada Filocaio, dove si distingue per la sua colorazione bianco latte.
Altro emblema del monachesimo ascetico di epoca bizantina, è stato restaurato nel 1808 in stile barocco povero.
All’interno si trova un bassorilievo della Pietà del 1810.