Basilica di San Biagio  Santuario  - Maratea


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La Basilica Pontificia

basilica san biagio

La Basilica Pontificia del Santuario di San Biagio è la chiesa più importante di Maratea , custode delle reliquie del Santo Patrono.


Si trova in cima al monte S. Biagio, dove si trova l’antica Maratea Castello. 


La tradizione popolare vuole che la chiesa, originariamente dedicata alla Madonna delle Grazie , sia sorta riadattando al culto cristiano delle strutture architettoniche di un antico tempio pagano dedicato alla dea Minerva. 



il mistero delle origini della Basilica

basilica pontificia maratea
Sebbene la presenza di tale tempio non sia mai stata verificata da prove archeologiche, la posizione dell’edificio e alcuni reperti di epoca romana trovati nelle vicinanze lasciano supporre una effettiva plausibilità della presenza del tempio sul monte, anticamente detto «monte Minerva». 

Misteriosa è anche l’espansione architettonica della struttura, in quanto ogni riscontro documentale probante in tal senso è andato distrutto nell’incendio, causato da un fulmine, avvenuto nel 1629. 

Gli studiosi locali hanno suggerito che la struttura originaria della chiesa consistesse nell’attuale presbiterio, a cui poi fu aggiunta la zona delle navate, completata della facciata e del campanile nel XVIII secolo. 


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Nel XVI secolo la chiesa fu abbellita con un tabernacolo in bassorilievo, opera della bottega di Jacopo della Pila donato da Guglielmo Deodato nel 1519, e da un grande polittico in legno di Michele Curia del 1579, oggi non più presente in chiesa perché andato perduto in seguito dei lavori di restauro della chiesa del 1963-1969. 
Questi lavori, nell’intento di riportare la chiesa al suo aspetto primitivo, hanno notevolmente compromesso l’aspetto della chiesa, che oggi conserva le sue forme severe e imponenti, ma è privo di molte opere d’arte donate alla chiesa nel corso dei secoli, parzialmente restituite alla vista dei fedeli a partire dal 1978: per opera del locale Centro Culturale infatti, sono oggi di nuovo presenti nella basilica i sette altari in marmo del XVIII secolo, il bassorilievo dell’Annunciazione del XVII secolo, il bellissimo bassorilievo detto “Madonna della Sapienza” datato 1755, il quadro di “San Biagio in Gloria” del XVIII secolo e quello di San Macario della stessa epoca. 

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la Regia Cappella


L’opera artistica più importante della chiesa è però la Regia Cappella, sacello in marmo del XVII secolo, originariamente posto al lato destro della navata centrale e abbellito con stucchi e decorazioni in oro, in seguito spostata nel fondo del presbiterio nel 1940 e poi spogliata degli abbellimenti nei lavori del 1963-1969. 


La cappella, divenuta famosa per il prodigio della Santa Manna che sgorga dalle sue pareti, fu dichiarata “regia” dal re Filippo IV d’Asburgo nel 1623, conserva l’urna con il torace di S. Biagio di Sebaste, patrono di Maratea, e la statua argentea del santo, copia del simulacro inciso da Domenico De Blasio nel 1706 e trafugato il 27 ottobre 1976 da ignoti ladri. 

A lato della cappella si scorge una palla di cannone, residuo bellico dell’assedio del Castello del 1806, rimasto inesploso, si dice, per miracolo del Santo. 
palla cannone san biagio

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