Culto di San Biagio
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LE ORIGINI DELLA DEVOZIONE A SAN BIAGIO
Ma quando ebbe origine il culto di San Biagio?
In verità è difficile poterlo determinare.
Ci sono forti dubbi che il culto abbia avuto inizio subito dopo la morte del Santo.
A questo proposito è molto significativo il silenzio dei cosiddetti Padri Cappadoci, cioè San Basilio, San Gregorio di Nissa e San Gregorio Nazianzeno sul santo vescovo e martire di Sebaste.
Essi che sono stati così premurosi nel ricordare nelle loro omelie e scritti altri santi martiri della loro Cappadocia, quali San Gordio, San Mamas di Cesarea, i 40 Martiri di Sebaste, non fanno alcun cenno di San Biagio.
Nessuna notizia neppure nella storia di Eusebio di Cesarea né in quella di Sozomeno che parla invece del martire Babila vescovo di Antiochia e di San Spiridione, vescovo di Tremithunde di Cipro.

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i primi testi
Da questa notizia, data verso la metà del sec. VI, si può arguire che il culto di S. Biagio era praticato da almeno 50 anni. Quindi si può concludere, sempre con le debite precauzioni, che alla fine del secolo V S. Biagio in Oriente era venerato ed invocato.
Nei secoli successivi (VIII-XI) i libri liturgici ci parlano di una chiesa (martyrion) dedicata a S. Biagio a Costantinopoli, situata nel quartiere detto Tà Miltiàdu, presso la chiesa di S. Filippo apostolo.