il Settecento a Maratea
PORTO COMMERCIALE
Le condizioni di benessere sviluppatesi nei secoli pretendenti, all’inizio del XVIII secolo, garantirono a Maratea una condizione privilegiata rispetto al resto dei paesi della Basilicata.
La possibilità di un porto, o meglio di una serie di approdi lungo la costa, aveva eletto Maratea al ruolo di sbocco commerciale dei prodotti dell’entroterra lucano, e le produzioni agricole locali — sebbene ridotte solo al vino e all’olio, data l’asperità della terra marateota — avevano generato nella cittadina un ceto borghese molto intraprendente.
L'economia di fine '700...
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NASCONO I VILLAGGI COSTIERI
Ospedale DE LIETO
Nel 1734 il benefattore locale Giovanni De Lieto, esponente di un’antica famiglia nobile marateota, con il suo testamento donò il suo palazzo e le sue sostanze per l’apertura di un minimo ricovero ospedaliero.
La cessazione delle minaccia saracena, avvenuta nel 1740 grazie al trattato della Porta Ottomana, unita alla crescita demografica della città, diede l’impulso alla nascita di nuovi villaggi sulla costa, come Acquafredda, Cersuta e il Porto, a cui si univano Massa nell’entroterra e le prime contrade che oggi popolano la valle di Maratea.
continua in : Resistenza di Maratea e Ottocento
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