Culto di San Biagio



LE ORIGINI DELLA DEVOZIONE A SAN BIAGIO


Ma quando ebbe origine il culto di San Biagio? 

In verità è difficile poterlo determinare. 

Ci sono forti dubbi che il culto abbia avuto inizio subito dopo la morte del Santo. 


A questo proposito è molto significativo il silenzio dei cosiddetti Padri Cappadoci, cioè San Basilio, San Gregorio di Nissa e San Gregorio Nazianzeno sul santo vescovo e martire di Sebaste. 

Essi che sono stati così premurosi nel ricordare nelle loro omelie e scritti altri santi martiri della loro Cappadocia, quali San Gordio, San Mamas di Cesarea, i 40 Martiri di Sebaste, non fanno alcun cenno di San Biagio. 

Nessuna notizia neppure nella storia di Eusebio di Cesarea né in quella di Sozomeno che parla invece del martire Babila vescovo di Antiochia e di San Spiridione, vescovo di Tremithunde di Cipro. 

STATUA SAN BIAGIO
STATUA SAN BIAGIO - CENTRO STORICO MARATEA

La più antica testimonianza del culto di San Biagio e del potere a lui attribuito contro i mali di gola la fornisce uno dei più rinomati medici fiorito verso la metà del sec. VI: Aezio di Amida. 
Questi nell'opera medica intitolata Tetrabiblion riporta non solo le cure mediche propriamente dette ma anche altri metodi in uso nella comune pratica terapeutica ed accettati dalla scienza ufficiale. 

i primi testi

Ebbene nel paragrafo dove tratta « Delle spine ingoiate e conficcatesi nelle tonsille », dopo aver esposto i vari rimedi di cura, accenna alla potenza di S. Biagio in questi termini:  si tocchi la gola del paziente e si dica: come Gesù fece uscire Lazzaro dal sepolcro e Giona dal ventre del cetaceo, così anche tu osso o scheggia; 
S. Biagio martire e servo di Cristo ti comanda: esci o discendi  . 
 
Da questa notizia, data verso la metà del sec. VI, si può arguire che il culto di S. Biagio era praticato da almeno 50 anni. Quindi si può concludere, sempre con le debite precauzioni, che alla fine del secolo V S. Biagio in Oriente era venerato ed invocato. 
 
Nei secoli successivi (VIII-XI) i libri liturgici ci parlano di una chiesa (martyrion) dedicata a S. Biagio a Costantinopoli, situata nel quartiere detto Tà Miltiàdu, presso la chiesa di S. Filippo apostolo. 
Ma quello che è più interessante: ci tramandano numerosi inni in onore del Santo. 

Un anonimo inglese del 1190 accenna all'esistenza di un'altra chiesa a Costantinopoli dedicata al Santo: 

In loco qui vocatur Zegma sunt plures ecclesiae: una sancti Stephani et alia Sancti Blasii