I luoghi di San Biagio



La diffusione del culto



Dall'Oriente il culto passò in Occidente tra VIII e il IX secolo e si diffuse rapidamente in ogni regione, superando notevolmente per le solennità e le manifestazioni popolari quanto si faceva in Oriente. 

A ciò hanno contribuito il trasporto o le donazioni di reliquie, fatti o guari­gioni rniracolosi, l'edificazioni di chiese, ecc. 

La data della festa è stata fissata per l'Occidente al 3 febbraio, ma negli antichi martirologi romani era indicato il 15 febbraio e in altri luoghi, collegata con avvenimenti locali, all'8 maggio ed è il caso di Maratea, al 12 dello stesso mese ad Orbetello con il ritrovamento del capo di S. Biagio. 


MONETA SAN BIAGIO
CHIESA DI SAN BIAGIO A CASTEL DE' BRITTI Bologna

Chiese, santuari, cappelle, altari in onore del Santo vengono eretti in ogni parte d'Italia e dell'Europa, perfino monasteri vengono dedicati al martire di Sebaste. 
 


SAN BIAGIO A ROMA

A Roma vi erano ben 15 chiese intitolate a S. Biagio: S. Biagio della fossa, S. Biagio al Campidoglio, ma tra le più rinomate quella dei Ma­terassai e l'altra tuttora esistente in via Giulia detta S. Biagio della Pagnotta  , nome derivatole dall'uso di distribuire nel giorno della festa i panini benedetti, consuetudine praticata anche in altre parti. 
Dal 1832 papa Gregorio XVI concede agli Armeni la chiesa di San Biagio della Pagnotta, dove fino ad oggi si officia la Santa Messa in lingua armena, secondo l’antica liturgia della Chiesa Apostolica Armena e si distribuisce appunto per San Biagio il 3 febbraio la  pagnottella benedetta. 

Parecchi paesi e città e alcune diocesi hanno scelto S. Biagio per loro patrono e protettore, si potrebbero citare per le particolari solennità e la devozione che accompagna la festa del Santo la città di Ragusa in Dalmazia che quando era repubblica indipendente faceva 4 giorni di festa e batteva moneta con l'efligie del Santo. 
Ad Orbetello in Toscana si svolge una processione di barche da pesca che accompagna fino ad Ansedonia la reliquia del cranio di S. Biagio custodita nel Duomo,  con una festa che risale al 1600.  

La storia di  Maratea è invece intimamente collegata con S. Biagio e le sue reliquie.